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WAZIRISTAN: IL RITORNO DEI TALIBAN
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“Vi ricordiamo ricordiamo che dichiarazioni simili rilasciate dai talebani più volte in passato sono rimaste inascoltate, ma questa volta ci assumeremo il compito di punire coloro che violano le nostre disposizioni. E' proibito assumere e far lavorare DJ, sia in casa che in luoghi pubblici e coloro che ignorano l'avvertimento ne subiranno le conseguenze. Ai medici che somministrano i vaccini antipolio è stato chiesto di prendere l'impronta digitale dei bambini durante la campagna di vaccinazione, ma noi diciamo che somministrare i vaccini è proibito e chi lo fa subirà terribili ritorsioni. Le donne non dovrebbero uscire di casa da sole perché è dannoso per la nostra società. C'è un informatore dei Taliban ogni tre persone ed è stupido pensare che non otterremo informazioni su chiunque violi i nostri ordini. Rispettate le consegne o preparative ad affrontare le conseguenze”. L'ordine, emesso dal Tehreek-i-Taliban Pakistan a Miranshah nel Nord Waziristan, è stato riportato dai media e poi immediatamente dimenticato per altre notizie più succose. Ma per la gente del Waziristan è stata solo un'altra conferma di ciò che gli attivisti del PTM continuano a ripetere ormai da quasi due anni: i Taliban sono tornati o, meglio, non se ne sono mai andati. Secondo Shahid Qazi, un attivista del Balochistan: “Ai Taliban è stato dato di nuovo il via libera dall'esercito, per ricominciare le loro attività nella regione al fine di ricattare gli Stati Uniti e fare pressioni sulla comunità internazionale per il Kashmir. A comandanti Taliban molto noti sono state assegnate nuovamente aree di influenza. Al Mullah Abdur Rehman, noto anche come “Abdur Rehman lo Storpio", sono state assegnate le zone da Shiwa a Spin Waam; A Aleem Khan è stato assegnato Mir Ali, come membro di un Comitato di pace; Sadiq Mir è subentrato da Miram Shah a Datta Khel; l'area da Datta Khel a Shawal e Zoi Sayedgi è andata al gruppo di Hafiz Gul Bahadar ”. Il PTM ha accusato a lungo l'esercito di usare le regioni di confine come campi di addestramento per i jihadi, come campi di battaglia per azioni di guerra contro i Taliban "cattivi", come rifugio per i "buoni" Taliban ", come fabbriche di documenti falsi per inviare spie dell'ISI in Afghanistan. "Maulana Fazal Ur Rehman sembra così anti-estabilshment" aggiunge Qazi "ma l'anno scorso ha visitato le FATA e ha apertamente chiesto ai Taliban di tornare nelle loro zone perché nessuno avrebbe osato toccarli". E l'esercito pakistano, nonostante finga di sostenere le forze degli Stati Uniti e il processo di pace in Afghanistan, non ha catturato o ucciso nemmeno un singolo membro della Rete Haqqani: al contrario, ha spostato membri del gruppo in aree più sicure ogni volta che fingeva di lanciare un'operazione contro i "terroristi". Mentre l'unica vera operazione lanciata dall'esercito, sempre secondo la popolazione locale, è stata la guerra sistematica condotta contro i civili. "L'esercito pakistano fa da sempre il doppio gioco", afferma Manzoor Pashteen "Da una parte ci dicono che combattono i Taliban, mentre in realtà allontanano la popolazione locale per dare ai Taliban la possibilità di rafforzare il loro dominio in queste zone". E la situazione, già disperata, è peggiorata nell'ultimo mese. La regione è praticamente sotto assedio da molto tempo. Giorni fa l'articolo 144 è stato nuovamente imposto per consentire all'esercito di denunciare i pacifici dimostranti del PTM. Quattro attivisti del PTM sono stati arrestati senza motivo negli ultimi giorni. Mohsin Dawar e Ali Wazir, due membri del Parlamento eletti democraticamente, sono ancora in prigione dopo più di due mesi con false accuse. In virtù dell'articolo 144, il fondatore del PTM Manzoor Pashteen, che parlava a migliaia di persone scese in piazza per protestare contro le violazioni dei diritti umani e civili dello stato pakistano contro i Pashtun, è stato denunciato per l'ennesima volta. Secondo la gente del posto, solo i Taliban, ogni genere di Taliban e i membri della rete Haqqani sono liberi di muoversi per attraversare il confine dall'Afghanistan, confine mantenuto aperto dall'esercito. "I Taliban continuano a reclutare ragazzi, a nascondere terroristi provenienti da altre parti del Pakistan e lavorano al soldo dei militari pakistani", afferma un abitante della zona. L'esercito ha un modo standard di trattare con i manifestanti: violenza, abusi, molestie, sparizioni, uccisioni extragiudiziali. E il Waziristan, secondo i Pashtun, assomiglia ogni giorno di più a un paese occupato.
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